Una ricerca sulla conoscenza e percezione della tematica della violenza domestica da parte di discenti e docenti/tutor delle scuole di Medicina generale italiane
Come è emerso dai più recenti studi fatti in Europa dalla European Union Agency for Fundamental Rights (FRA) nel 2014 e in Italia dall’ISTAT nel 2006, la Violenza domestica non è un problema minore “This is no minor issue. We are talking about mothers, sisters and daughters across the EU who have been abused physically, sexually and psychologically[…]a”.
Ciò a cui generalmente si pensa quando si usa il termine “violenza” è l’abuso sessuale e/o fisico che, pur rappresentati e innegabilmente gravi, costituiscono due delle manifestazioni di ciò che le donne subiscono. La violenza è anche la prevaricazione quotidiana, l’abuso psicologico ed economico cui molte donne sono soggette. E lo scenario è quello delle mura domestiche e non della strada. E gli attori sono i compagni e i mariti di relazioni passate o attuali.
Alla luce di questi studi e dei numeri allarmanti che da essi sono emersi (1 donna su 3 – 33% in Europa- ha subito violenza fisica e/o sessuale dall’età di 15 anni b), nasce la ricerca i cui risultati sono stati presentati al 19° Congresso di WONCA Europe tenutosi a Lisbona a Luglio 2014, ed effettuata grazie al supporto di WONCA Italia. Quale consapevolezza esiste tra i giovani e futuri medici di medicina generale impegnati nel corso di formazione triennale delle diverse regioni italiane? Quale consapevolezza da parte dei docenti e/o tutor delle stesse scuole di formazione? Quali i bisogni formativi dei discenti e quali gli strumenti e i percorsi formativi offerti dalle scuole stesse? Le risposte ai due diversi questionari, uno rivolto ai tirocinanti e il secondo ai docenti/tutor delle scuole di formazione, hanno offerto un quadro con interessanti spunti di riflessione. La ricerca, pur non essendo riuscita a coinvolgere tutte le regioni italiane (14 su un totale di 20) e i relativi poli di formazione per la medicina generale, ha evidenziato alcuni tratti comuni sui quali vale la pena di concentrare l’attenzione. Il dato più evidente è la percezione del problema, diversa tra discenti e docenti/tutor. Il questionario rivolto ai tirocinanti, infatti, è stato compilato dal doppio dei destinatari dello stesso, segno dell’interesse nel condividere con altri colleghi la riflessione sulla tematica violenza domestica. Per i docenti è stato evidentemente più difficile rispondere e per oltre la metà delle regioni contattate la percezione della tematica è rimasta avvolta nel mistero. In conclusione, mentre sembra non essere facile parlare dell’argomento da parte dei docenti/tutor contattati, che tuttavia la riconoscono tra le competenze del medico di medicina generale, emerge forte la motivazione e la richiesta formativa da parte dei colleghi che stanno conseguendo il diploma in medicina generale. Quale potrebbe o dovrebbe essere la risposta da parte delle scuole italiane?
Rosa Avino, Medico di Medicina Generale
- Morten Kiaerum, Director of the European Union Agency for Fundamental Rights
- Fra Survey, 2014