Il Movimento Giotto scommette sui giovani

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Ilaria Rossello

Si è da poco tenuta a Monza l’assemblea annuale dei soci del Movimento Giotto. Il nuovo direttivo è stato eletto, nuove collaborazioni sono state strette, tante idee sono state discusse. A farla da padrone è stato l’animo di innovazione e fermento per una Medicina Generale in evoluzione e miglioramento.

Per chi non avesse sentito parlare del Movimento Giotto, si tratta di un’associazione culturale di giovani Medici di Medicina Generale. Appartiene alla rete WONCA ed è l’associazione di riferimento per l’Italia per una fitta rete di scambi internazionali. Attraverso il progetto Hippokrates i soci hanno la possibilità di trascorrere del tempo in uno studio di Medicina Generale in un Paese europeo, potendo sperimentare i vantaggi e gli ostacoli di sistemi organizzativi differenti. Il progetto Family Medicine 360 è analogo all’Hippokrates ma su scala mondiale.

Una delegazione del Movimento Giotto è generalmente presente nei congressi organizzati da WONCA Europa e WONCA Italia, dove in passato sono stati presentati numerosi lavori e condotti workshop sulle tematiche che sono più vicine alla nostra sensibilità.

Di recentissima acquisizione è la collaborazione con l’Istituto CHANGE, che promuove il miglioramento della comunicazione medico-paziente. Nella relazione di cura, la parola assume un ruolo cardine, ancora di più in un contesto territoriale dove la cura è modellata intorno alla persona. La parola permette di indagare, scoprire, confortare e curare. Il Movimento Giotto ha supportato anche concretamente questo percorso attraverso l’erogazione di borse di studio.

Altre tematiche vengono sviscerate nei gruppi di lavoro composti dai soci. Il gruppo di lavoro sull’ambiente si sta concentrando sul come rendere l’ambulatorio di Medicina Generale sostenibile da un punto di vista ambientale e sugli interventi di educazione per uno stile di vita sostenibile. Considerando che l’ambiente ha un enorme impatto sui determinanti di salute, è doveroso apportare un contributo sul tema.

Il gruppo sulla prevenzione quaternaria lavora in linea con le direttive espresse durante il Forum Europrev di Porto, ovvero sottolinea la necessità di non farsi sopraffare dai mezzi diagnostici e terapeutici che l’evoluzione della medicina e della tecnologia ci ha messo a disposizione, proteggendo quindi i nostri assistiti dai rischi dell’eccesso di medicalizzazione.

Continua altresì l’impegno del Movimento Giotto nell’ambito del progetto Choosing Wisely Italia, promosso da Slow Medicine, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra medico e paziente sugli esami diagnostici e le scelte terapeutiche, così da coinvolgere sempre maggiormente l’assistito nelle scelte che riguardano la sua salute.

Il gruppo sulle cure palliative e cure intermedie fornisce gli strumenti per poter affiancare i nostri assistiti in uno dei momenti più delicati dell’esistenza: il fine vita.

Nonostante un occhio sia sempre rivolto all’estero, neanche durante l’assemblea dei soci sono mancati i momenti di confronto riguardo la politica attuale e al ruolo attivo dell’Associazione nel miglioramento del Sistema Sanitario.

Il Movimento Giotto auspica l’istituzione di una Scuola di Specializzazione di Medicina Generale, al fine di superare l’estrema varietà didattica ed amministrativa dei Corsi di Formazione Specifica. La creazione di un core curriculum, di cattedre dedicate all’insegnamento pre-laurea e di dottorati di ricerca sono passaggi necessari per una crescita delle Cure Primarie ma anche del sistema sanitario, con risvolti positivi per tutta la popolazione.

Queste posizioni sono state ufficializzate attraverso la sottoscrizione del “Position paper on family medicine” consultabile a questo link (https://www.movimentogiotto.org/2018/12/07/position-paper-on-family-medicine/). Il documento vanta le firme dei rappresentanti di alcune delle più importanti Associazioni della Medicina Generale nel mondo: CSeRMEG, Wonca Italia, Wonca Europa, EGPRN, EURIPA ed EURACT.

In ultimo, ma non per importanza, viene la collaborazione con questo giornale. Il Movimento Giotto ritiene fondamentale la presenza di una rivista indipendente che valorizzi gli studi svolti in Italia, con un occhio di riguardo per i lavori conclusivi del triennio di Formazione Specifica in Medicina Generale. L’Italia è uno dei pochi Paesi che richiede un lavoro di ricerca per poter accedere al diploma. E’ di cruciale importanza che questi lavori non vengano persi, ma anzi diano il loro apporto per la crescita della nostra professione. La divulgazione delle conoscenze è fondamentale. L’unica cosa che divisa tra più persone accresce il suo valore, è la conoscenza. E la conoscenza è una delle nostre migliori alleate per svolgere al meglio il nostro compito di Medici di Medicina Generale ed essere fieri del nostro ruolo nella società.

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